Chiedo una consulenza per me stesso
Le premesse fondamentali per inoltrare una richiesta personale sono
a) aver letto il libretto propedeutico gratuito sulle leggi biologiche
b) essere disponibili a mettersi in gioco e a cambiare qualcosa nella propria vita
Se queste due premesse sono soddisfatte, è possibile richiedere un incontro.
Compila il form spiegando in poche righe il problema, i sintomi e la tua richiesta.
Verrai quindi contattato telefonicamente per rispondere ad alcune domande e avere le informazioni preliminari che occorrono.
Se le prospettive del percorso ti soddisferanno e se sarà valutato opportuno, verrà fissato un appuntamento per una consulenza.
Durante l’incontro si rivedranno i sintomi secondo il modello delle 5 Leggi Biologiche, si individuerà la percezione biologica vissuta e ti sarà dato un aiuto per diventare PARTE ATTIVA nel tuo percorso di scelta, qualunque strada intenderai intraprendere, perchè solo tu puoi guidare il tuo processo in corso.
Questo è l’iter da seguire, un iter necessario.
Non saranno quindi accolte richieste estemporanee via chat, social network o richieste di “interpretazioni dei sintomi” fini a se stesse, che esulano da questo percorso:
– perché una connessione intima con sé e l’operatore è l’ingrediente imprescindibile per affrontare con scrupolo e con tatto le nostre paure e il nostro sentire profondo
– senza un contatto diretto le “interpretazioni” rischiano di essere fatte in modo superficiale, costruendo castelli di credenze che non solo sarebbero inutili ma anche dannosi. Fai tesoro di questa raccomandazione, perchè un accumulo di credenze sparse è capace di inabissare rapidamente le tue risorse.
Ci rendiamo conto che può non essere facile comprendere la rigidità di queste premesse: il paradigma delle 5 Leggi Biologiche non ribalta solo il concetto di “malattia”, ma sconvolge anche le consuetudini nell’approccio al prossimo e alla comunicazione.
Tutto sommato è sufficiente un poco di attenzione e rispetto per se stessi, perché un profondo e intimo contatto è condizione necessaria per maneggiare con guanti di velluto ciò che abbiamo di più sacro.